Il 22 gennaio 2014 presso la Sala Unità d’Italia della Corte d’appello di Roma si è tenuto un convegno in materia di CTP e CTU che ha raccolto al tavolo vari esperti che, ciascuno per la propria materia di competenza, ha offerto uno stato dell’arte normative e tecnico alla platea eterogenea presente.

Primo su tutti il Dott. Saracino, magistrate presso il Tribunale di Roma, Sezione VII, che ha descritto le varie ipotesi pratiche nell’edilizia che raramente si riescono a gestire in funzione conciliativa. Il magistrato stesso, prospettata la materia del contendere, ha invitato gli avvocati a spendere lo stesso atp in un futuro giudizio. E’ stato anche evidenziato il diverso profilo strutturale tra il processo penale e civile e l’aspetto critico della delega temporale a giudice diverso rispetto al giudice che conoscerà poi  la causa di merito. Norme argomentate l’art. 203 c.c. e l’ assunzione della prova al di fuori del processo.

Si è discusso delle riforme possibili sull’efficienza nel processo civile del risarcimento del danno e della criticità sulle prove soggette a dispersione (perizia a futura memoria). Altri aspetti critivi quelli in tema di deroga al principio del giudice natural precostituito per legge, sulle  spese e sulla reclamabilità per l’irragionevole durata del processo.

A seguire è interventuo l’Arch. Buldrini, CTU presso il Tribunale di Roma, che ha descritto i vari metodi per svolgere consulenza in materia edilizia con un approccio casistico (danni e opera, opere a regola d’arte, inondazioni/allagamenti/infiltrazioni) evidenziando l’importanza di valutare sempre immagini e prove da contestualizzare. Il dibattito animato ha affrontato anche gli aspetti fiscali e la facoltà di conciliare che tutti gli interlocutori dovrebbero sempre perseguire, concetto già ribadito dal Dott. Saracino come proposito conciliativo nella ratio della disciplina generale ed ordinaria del legislatore. Sentenza interessante segnalata è cass. civ. 2011/4401.

Interessante intervento quello del Dott. Tarantino Vincenzo, medico, grafologo e grafopatologo che ha subito introdotto il business economico che c’è dietro questo campo (testament, assegni, scritture, firme, ecc.). Ha illustrato il movimento della scrittura e il suo legame con la personalità (azione motoria), in quanto cervello – mente – scrittura sono fenomeni collegati. Ci sono in realtà firme certe e fenomeni di variabilità grafica, si lavora quindi non sulla scrittura statica, non sulle singole lettere, ma sui movimenti ripetuti e sulle eventuali condizioni cliniche (demenza, tremori, firme evanescenti). Quindi si è entrati nel campo della patologia e stati psicofisiologici (ETA’, VISTA, ecc.) e nei vari reati correlati che possono modificare l’imputazione (FALSO – TRUFFA – APPROPRIAZIONE INDEBITA –   CIRCONVENZIONE INCAPACE, ecc.).

Sono state poste delle domande:

  •   Violenza (scenari patologici)
  •   Mancino/destro/ambidestro
  •   Scenario firma digitale
  •  Scritture bancarie e contabili e valore  probatorio
  •   L’autore di una firma perfetta ed autografa sarebbe in   grado di capire?

Tra la bibliografia consigliata Zacchia “I falsi in scrittura” Locard Edmond

La Prof. Laura Volpini, de La Sapienza, come sempre nei convegni ci ha portato nel mondo dei minori e della psicologia forense applicata alla genitorialità.

Parendo dal Documento del 2011Pprotocollo di Milano si sono delineate le possibili applicazioni nei contenziosi e nelle separazioni con coinvolgimento dei minori. Aspetti trattai: il ruolo e i limiti degll’esperto, la responsabilità civile degli psicologi nel valutare non iln genitore  migliore, la necessità di una orofessionalità dell’esperto, di una definizione di modello di famiglia civile, e di predisporre una serie di strumenti per una CTU/CTP valutativa – prognostica e di  mediazione e sostegno alla genitorialità e alla famiglia allargata, dato il nuovo scenario culturale di riferimento con debole integrazione e grande relativismo.

Altro contributo quello del medico legale Dott. Monia Paggetti, la quale ha illustrato il profile di un medico legale e il suo percorso formative ed approccio professionale, il quale rispetto ai giuristi ha il delicate conpito di dare una risposta motivata ad un quesito tecnico. Pertanto occorrono:

1)      Rigore obiettivo

2)      Conoscenza  del rapporto giuridico a cui il fatto si riferisce

3) Una corretta formulazione delle domande

4) Approccio e forma mentis particolare

Conludendo che “se la medicina non sa tutto, la medicina forense non può avere tutte  le risposte”

Un utilissimo intervento quello del Dott. Radano in materia di controlli AE su fatture e documenti contabili (contabilità e   comportamento fiscale). La normative di riferimento sull’uso dello studio ad uso esclusivo/promiscuo è la circolare 2008/1 G.D.F. e 199/E  10.07.1997. Elementi ai fini del controllo pre-contabile: le fatture incrociate con fascicoli aperti, i registri contabili , la sede dello studio, l’immobile, i consumi, l’anzianità –  tutti parametri che se evidenziano incongruenze portano a controlli su conti correnti e spese.

Segnalata una Sent. 806 /04/13 Comm.Trib. Catania e si è discusso del conto corrente professionale dedicato e dell’obbligo del POS. La relazione del Dott. Radano è scaricabile ai soci di Nuove Frontiere del Diritto qui presentazione_convegno_22-01-2014_aldo_radano

Avv. Federica Federici

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