UE: approvata dal parlamento la direttiva sulle licenze transfrontaliere in merito ai servizi di musica online

a cura del Dott. Jean Carmel Provenzano

Maggiori agevolazioni per i fornitori online nel conseguimento delle licenze inerenti allo streaming online in tutto il territorio europeo. Questo è quanto risulta dalla legge, già concordata con il Consiglio, ed ora finalmente approvata dal Parlamento; con lo scopo prefissato di promuovere un incremento nello sviluppo di servizi di musica online a livello europeo per i consumatori, ed allo stesso tempo finalizzata ad una maggiore protezione per la tutela dei diritti degli artisti. Come dichiarato dalla relatrice Marielle Gallo, “La direttiva proteggerà efficacemente gli interessi dei creatori europei e agevolerà agli utenti finali l’accesso ai contenuti protetti da copyright in tutta Europa”. Sempre secondo il membro del PPE, “Questa direttiva è un chiaro segnale che il copyright può essere facilmente adattato a Internet. Il copyright ricopre un ruolo essenziale per l’economia digitale “. Tre i punti fondamentali a cui mira tale direttiva:

  • Licenze transfrontaliere per i servizi di musica online a livello europeo

I fornitori di servizi di musica online potranno conseguire le licenze inerenti al diritto d’autore, tramite gli organismi di gestione collettiva in ogni paese membro, facilitando lo streaming musicali in tutto il territorio dell’UE.

  • La preservazione della diversità culturale

Essendo abilitati a non rilasciare licenze di copyright a più di un paese, gli stessi organismi di gestione collettiva, per proteggere la diversità culturale, potranno chiedere a un’altra organizzazione di rappresentare il loro repertorio.

  • Remunerazione tempestiva e adeguata per gli artisti

Tutti gli organismi di gestione collettiva dovranno garantire che gli artisti ricevano un’adeguata remunerazione per l’uso dei loro diritti in tempo utile. In generale, le royalty dovranno essere versate agli artisti il più rapidamente possibile, o al massimo non oltre nove mesi dalla fine dell’esercizio finanziario in cui i proventi dei diritti sono stati riscossi. Inoltre, I titolari dei diritti avranno il diritto di intervenire sulle decisioni riguardanti la gestione dei loro diritti e sulla scelta riguardo all’organismo di gestione collettiva. Organismi che saranno tenuti a rispettare i requisiti di trasparenza e di comunicazione.

La direttiva deve ancora essere formalmente approvata dal Consiglio. In seguito, i Paesi membri avranno 24 mesi a loro disposizione per il recepimento della direttiva.

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