Il commissariamento ed il D. Lgs. n. 231/2001

Commissariamento giudiziale dell’ente ex art. 45 d.lgs. 231/01

determinato dalla realizzazione del delitto di cui all’art. 416 c.p.

di Loretta Moramarco

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Tribunale di Nocera Inferiore, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, ordinanza del 14.10.11 

L’ordinanza in esame analizza i presupposti per l’applicazione delle sanzioni previste dagli artt. 45 e ss. del d.lgs. 231/01.

Il g.i.p. perviene alla decisione di applicare la misura della nomina del commissario giudiziario sulla base della valutazione del grave quadro indiziario a carico dell’ente, per effetto dei gravi indizi di responsabilità per il delitto di cui all’art. 416 c.p. a carico di soggetti che rivestivano posizioni apicali nell’ente che avrebbero commesso il delitto nell’interesse della società.

E’ dall’8 agosto 2009 che è divenuto possibile sanzionare l’ente per la commissione di tale delitto (a prescindere dalla previsione del delitto scopo commesso nel novero dei reati indicati dal d.lgs. 231/01) da parte di soggetti apicali o che operino alle dipendenze di essi (art. 24 bis d.lgs. 231/01).

Il giudice si pronuncia anche sulla sussistenza del modello organizzativo idoneo a prevenire la commissione dei reati commessi nell’interesse e/o vantaggio dell’ente e chiarisce le motivazioni della scelta della misura cautelare applicando i consueti criteri di adeguatezza e proporzionalità.

Fonte: http://www.reatisocietari.it/index.php?option=com_content&view=article&id=609:associazione-per-delinquere-e-adozione-di-modello-ex-post-un-caso-pratico&catid=73:la-giurisprudenza&Itemid=60